sabato 16 agosto 2008

Grazie mille

Buongiorno a tutti, noto con piacere che avete deciso di farmi – involontariamente – un bel regalo di compleanno, cioè oggi abbiamo toccato le 1000 visite al blog e questo mi fa veramente piacere, sia che siate utenti di passaggio, utenti fissi che tornate, amici, nemici,... insomma ringrazio anche coloro che mi odiano perché ogni volta mi riempiono di visite.

E, come già detto, siccome è il mio compleanno voglio fare un regalo a voi; in questo ultimo anno sto leggendo molta letteratura fantasy e, proprio in questi giorni, sto leggendo un libro veramente interessante, di un'autrice pressoché sconosciuta qui in Italia.
Autore: Cecilia Dart-Thornton
Titolo: La ragazza della torre
Titolo originale: The Ill-Made Mute
Anno: 2008
Casa editrice: TEA
Genere: Fantasy
Pagine: 523
Prezzo: € 10.00
Quarta di copertina: Mentre i Cavalieri della Tempesta atterrano coi loro stalloni alati sulla maestosa Torre di Isse, portando ricchezza e prosperità ai nobili dei Dodici Casati, i servi che lavorano nelle viscere della Torre mitigano la loro fatica quotidiana raccontandosi storie e leggende sugli esseri soprannaturali che popolano le sterminate foreste di Erith, un mondo che nessuno di loro ha mai potuto esplorare. Sembra infatti che laggiù si nascondano innumerevoli creature, animate dall’unico scopo di ingannare e uccidere gli uomini: alcune hanno il potere di cambiare forma – come l’Each Uisge –, altre possiedono una malizia letale – come i druegar, una razza di nani neri dagli occhi di fuoco – e altre ancora sono sottili come giunchi, pallide come la nebbia, delicate come le ninfee… ma determinate ad annegare chiunque risponda al loro richiamo. Ad ascoltare queste storie, nascosta nell’ombra, c’è anche una persona muta, dal volto orrendamente deforme e dal passato misterioso, che i servi superstiziosi evitano e disprezzano. Eppure soltanto lei avrà il coraggio di fuggire dalla schiavitù della Torre e affrontare davvero tutte le creature di cui ha sentito parlare, spinta unicamente dal bruciante desiderio di scoprire se qualcuno può guarirla e svelarle il segreto dei suoi ricordi perduti. Il suo viaggio sarà lungo e difficile, punteggiato da insidie in agguato a ogni svolta della strada e dietro ogni albero, ma di certo la porterà a conoscere l’amicizia e forse addirittura l’amore…
Buona lettura^^

sabato 9 agosto 2008

Compleanno

Ebbene sì, oggi è il primo compleanno di questo blog. Esattamente un anno fa pubblicavo una breve presentazione al blog e perché avessi deciso di aprirlo.
In questo anno ho scritto articoli riguardanti la scrittura amatoriale, i libri e tanto altro; si sono aggiunte poi anche altre altre persone con le mie stesse passioni, dando il loro contributo ad allargare il blog.
Ma ora passiamo a qualcosa di più... interessante.
Siamo in tema di olimpiadi a Pechino e anche noi vogliamo dare il nostro contributo a conoscere un po' di più la Cina e la sua cultura, quindi i libri che vi consiglio sono delle ottime guide per conoscere più a fondo qualcosa che si avvicina sempre di più a noi.
Iniziamo proprio con un libro su Pechino, l'ultimo scritto da Renata Pisu, esperta di cultura, lingua e storia Orientale.
Autore: Renata Pisu
Titolo: Mille anni a Pechino. Sotria e storie di una capitale
Anno: 2008
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Saggi
Genere: Attualità
Pagine: 253
Prezzo: € 17.00
Quarta di copertina: Città un tempo unica al mondo, Pechino è passata in meno di cento anni dal feudalesimo alla modernità o, addirittura, alla postmodernità, transitando per il comunismo: "raccontare" questa realtà è dunque una questione complicata, che Renata Pisu ha risolto intrecciando storia passata e presente, ricordi personali e una vasta conoscenza della cultura cinese in un resoconto coinvolgente e vivido. Il suo approccio, lontano dalla pedanteria accademica come pure dalle monotone elencazioni da guida turistica, riesce a fondere armoniosamente una riflessione profonda e critica sulle caratteristiche della megalopoli attuale con un interessante percorso a ritroso nei secoli, insieme a vivaci ritratti di personaggi, famosi e non, capaci di incarnare più di altri lo spirito del luogo. La Città Proibita e i nuovissimi grattacieli, i "santini" di Mao, diventato una sorta di venerabile antenato, e l'ex fabbrica-modello trasformata in una Factory delle avanguardie artistiche, il vistoso inurbamento di masse di lavoratori venuti dalle campagne e i pechinesi che sloggiano nelle periferie, le tombe degli imperatori Ming e i pacchiani appartamenti dei nuovi ricchi: l'autrice sa restituire con efficaci, colorite pennellate tutta la complessità e insieme il fascino di una capitale che purtroppo, sottolinea con grande malinconia, tra qualche anno sarà totalmente irriconoscibile.

Restando in tema di cultura e storia Orientale vi consiglio anche un altro libro di Renata Pisu, questo racconta non solo la Cina, bensì tutta l'Asia, proponendo un viaggio fatto dall'autrice e che si sofferma in vari Stati, narrando esperienze e storie diverse. Molto toccanti le parti nelle quali si parla della condizione della donna nei Paesi dove l'Islam la fa da padrone.
Autore: Renata Pisu
Titolo: Oriente Express. Storie dell'Asia
Anno: 2002
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Diritti & Rovesci
Genere: Attualità
Pagine: 243
Prezzo: € 15.00
Quarta di copertina: Nell'Introduzione a questo suo ultimo libro, Renata Pisu dichiara di voler raccontare vicende «di uomini e donne che vivono le loro vite in quello che una volta si chiamava 'il misterioso Oriente', un luogo che la nostra immaginazione di occidentali ha costruito e che perciò, di per sé, non esiste». Ecco perché ha scelto di salire metaforicamente, per il suo viaggio, sull'Orient Express, il treno che un tempo viaggiava da Parigi a Istanbul, il mezzo che collegava l'Occidente a un altro mondo, cui non solo la gente comune, ma anche scrittori, poeti e giornalisti hanno sempre attribuito un fascino «esotico» e sul quale hanno elaborato teorie sociali, raffinate fantasie, visioni culturali che avevano spesso il difetto di partire da «qui», e non da «là». L'autrice non commette certo lo stesso errore: il suo itinerario, che si snoda nel tempo lungo l'ultimo decennio del Ventesimo secolo, è un viaggio di conoscenza, di apparoccio sommesso, non aggressivo, a realtà e popoli assai diversi tra loro, accomunati forse, più che dal fascino e dal mistero, dalla tremenda difficoltà di trovare uno spazio, di non soccombere nel villaggio globale dominato dal pensiero unico. Un pensiero formulato, guarda caso, da noi occidentali. Kuwait, Yemen, Bangladesh, Tibet, Indocina, Malesia, Mongolia, Singapore, Taiwan, Hong Kong o Macao diventano altrettante occasioni per incontrare persone, annotare impressioni, indignarsi di fronte a scempi ambientali e, ancor peggio, a tragedie umane, come nel caso delle donne sfregiate dall'acido in Bangladesh. Ma si trasformano anche, grazie alla penna sensibile di Renata Pisu e al suo occhio di acuta osservatrice, in un racconto appassionante, dove si intrecciano sapientemente la Storia e le storie, la ragione e il sentimento, in pagine che possiedono il raro dono dell'onestà intellettuale e della sincerità.

E siccome non può mancare un accenno alla situazione del Tibet, dove la condizione politico-religiosa è messa a repentaglio proprio dalla Cina, vi suggerisco un libro dell'attuale Dalai Lama, Gyatso Tenzin.
Autore: Dalai Lama
Titolo: Il mio Tibet libero. Un appello di umanità e tolleranza
Anno: 2008
Casa editrice: Apogeo
Collana: Urra
Genere: Attualità
Pagine: 132
Prezzo: € 9.00
Quarta di copertina: Il Dalai Lama, capo di Stato e guida spirituale dei Tibetani, gioca un ruolo decisivo nel conflitto con la Cina. Dal suo punto di vista l'unica soluzione possibile è una coesistenza pacifica e fiduciosa, che non può essere raggiunta con la violenza. Questo libro raccoglie i testi dei discorsi più significativi del Dalai Lama sul conflitto in corso nel Tibet, permettendo di ripercorrere le tappe che nel tempo ne hanno segnato la visione politica. Un compendio importante in un momento in cui su questi temi si giocano fondamentali partite sul piano delle relazioni internazionali, sia economiche sia politiche, tra i Paesi. Un ritorno alle fonti, grazie alle quali il lettore potrà farsi un'idea chiara, senza interpretazioni finalizzate spesso a fin troppo facili strumentalizzazioni, delle posizioni del Dalai Lama sui difficili rapporti sino-tibetani e, più in generale, sulla sua visione del mondo e dei legami tra l'uomo e la sua terra. Alla fine, il Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace, propone una profonda meditazione sulla relazione tra buddismo e democrazia, in cui si combina il concetto della responsabilità politica dell'individuo con uno stile di vita spirituale.

Ci sarebbero tantissimi altri libri sulla Cina, il Tibet, la situazione tra i due Stati, la cultura e la storia, ma penso che questi possano dare un'idea generale su quanto accade "dall'altra parte" del Mondo.

Non mi resta che augurarvi buona lettura e buona visione delle olimpiadi.

A presto,
Sandy