sabato 26 luglio 2008

Aggiornamenti vari

Finalmente riesco a riprendere in mano il blog, o meglio riesco a scrivere qualcosa che c'entra con il tema di Controcorrente (non come l'ultimo post pubblicato).
Il titolo di questo post parla chiaro, oggi parleremo di altre novità che riguardano il nostro blog:
  • Collaborazione con il forum Writers Arena, ogni mese troverete un post con i concorsi in corso, quelli appena aperti e quelli in attesa di partecipanti; oltre ai post potrete seguire l'andamento dei concorsi nella nostra colonna di destra e scegliere quello che vi aggrada di più. (Ricordo che per partecipare a qualsiasi contest dovrete presentarvi nel forum, qualora non foste iscritti a forumfree non preoccupatevi, è facile farlo ed assolutamente gratuito)
  • Nei prossimi giorni mi impegnerò a cercare ed a leggere il libro vincitore del nostro sondaggio. Cos'ha vinto? Una mia recensione. Purtroppo non so quanto ci metterò a leggere, spero di fare in fretta, so che siete particolarmente ansiosi di sapere cosa ne pensi e, forse, potreste farvi un'idea della mia opinione qui. (Se volete potete anche soffermarvi un po' più su nella pagina del commento e leggere il primo capitolo del libro, così per farvi un'idea)
  • Nuova affiliazione con un blog, infatti la nostra cara Mokonamodoki ne ha aperto uno nuovo nuovo, dove critica (positivamente o negativamente) film, telefilm e cartoni, per maggiori informazioni potete cliccare qui.
E ora smetto di tediarvi e vi lascio ai vari link inseriti qui e là.

A presto,
Sandy

domenica 20 luglio 2008

Senza parole

Perdonate se oggi scriverò qualcosa che non c'entra niente con il mondo della scrittura e con il tema del blog, ma è una cosa che mi sta piuttosto a cuore e che ho già pubblicato su un altro mio blog (che non ha molta visibilità) e voglio proprio sapere la vostra opinione.
È una cosa accaduta realmente in questi giorni ad un mio amico. (Non farò nomi, spero che il mio amico non si offenda perché ho divulgato questa cosa, ma, davvero, non ne posso più)

Questo mio amico è africano, studia qui in Italia grazie ad una borsa di studio e sono mesi che cerca lavoro. Finalmente qualche settimana fa l'hanno chiamato per un lavoro semplicissimo: spiegare a casalinghe, operai,... insomma a tutti coloro che vanno a fare la spesa, in cosa consisteva una nuova iniziativa. Ci siamo incontrati per puro caso e mi ha detto che era felice di avere, seppure per pochi giorni, questo lavoro. Il giorno dopo l'hanno licenziato con una motivazione che definire ridicola è dire poco: "Non parli bene la nostra lingua".
Nonostante sia straniero capisce e parla molto bene la nostra lingua, l'ha imparata anche abbastanza in fretta, quindi questa non può essere la motivazione reale. Infatti io sospetto da mesi, ormai, che lui e un'altra amica non trovino lavoro perché il loro colore di pelle è quello sbagliato.

Nella nostra società si pensa che ormai il razzismo sia praticamente debellato, invece ti ritrovi sotto il naso esempi così palesi, da persone che magari dicono di essere tolleranti e che accolgono tutti ad occupare i posti di lavoro da loro offerti. Purtroppo non è così. Sembra di essere ancora ai tempi di Hitler, quando gli Ebrei erano esclusi dalla vita sociale e politica perché di altra fede religiosa – e non solo –, quando le persone di colore erano le prime usate sul fronte, magari a combattere contro la loro stessa gente, ecc.

Siamo nel 2008 e non dovrebbero esserci discriminazioni, purtroppo esiste ancora gente che giudica dal colore dalla pelle – lo facevo anch'io perché c'è sempre una specie di paura dello straniero, ma se impari a conoscere anche chi è diverso scopri tante cose e puoi ritrovarti amici sinceri che hanno bisogno di aiuto – e non meravigliamoci se poi gli extra-comunitari sono tutti delinquenti, se non gli diamo la possibilità di realizzare i propri sogni e/o di proseguire gli studi nel nostro Paese, è normale che si diano all'illegalità... lo faremmo (e forse lo abbiamo anche fatto) nei loro o in altri Paesi.

In questi frangenti mi vergogno molto di essere italiana e di far parte di una società nella quale un bravo ragazzo è giudicato dal colore della pelle perché è più facile così, anziché parlare, comunicare ed ascoltare chi abbiamo di fronte.

La mia domanda dunque è questa: che cosa si può fare per questi ragazzi? Non sono entrati illegalmente nel nostro Paese, ma sono ragazzi come noi, vogliono essere messi alla pari con noi, non considerati feccia perché hanno un colore diverso o non parlano bene la nostra lingua; studiano e si impegnano per realizzare dei sogni che nei loro Paesi spesso sono irrealizzabili e studiano anche per tornare nei propri Paesi e lavorare.

Ci sono molti italiani onesti, perché non dovrebbero esserci ragazzi di altre etnie che si impegnano per migliorare le condizioni in cui vivono?


martedì 15 luglio 2008

Goditi la mia storia, o amyketta!

Gironzolando per il forum di Manga.it mi sono imbattuta in una discussione, aperta da strega12, il cui tema è il richiedere agli amministratori del sito di inserire nella pagina personale di ogni utente una “lista di nemici e amici”.
Volevo scrivere a quelli di manga.it per chiedere di inserire in ogni :il mio manga.it una lista degli amici e nemici che noi ci facciamo su questo sito. Siete d'accordo con me?

Le risposte sono state molteplici, ma tutte sono concordi sullo stesso punto: è un provvedimento inutile. Per quale motivo gli utenti di Manga.it (o comunque di un sito qualsiasi che si occupa di scrittura amatoriale) dovrebbero sentire il bisogno di appuntare i propri amici o nemici? A me viene in mente solo un motivo: sapere a priori se colui/colei che sta commentando una fanfic è degno di farlo oppure no.

Citerò, ora, uno/a degli utenti che ha risposto, Nohaijiachi:
Sì, per crocifiggere chi non commenta le fic scrivendo "beeeeeeeeelaaaaaaaa!!!1!! kontinuala x favr!!!!11!!"?

Anche io ho pensato la stessa cosa, anche perché non vedo altri motivi per cui avere una lista simile. Se proprio non possiamo soffrire la critica negativa, parliamone privatamente, per non creare flame inutili sullo spazio commenti, il fermo-posta esiste apposta, esiste la posta elettronica, MSN, addirittura Skype e chi più ne ha più ne metta. Oppure, più semplicemente, non pubblichiamo e nessuno ci dirà che la fanfic è brutta.
Mentre con una lista “amykette-nemykette” cosa sarebbe possibile fare? Vediamo un esempio stupidissimo:
  1. A scrive una fanfiction
  2. B legge la fanfiction di A e la trova disgustosa. Decide di lasciare una recensione articolata su ciò che non gli è piaciuto, i vari perché, magari anche in modo acido.
  3. A, infastidito dalla critica, convinto di non meritarla, infila B nella sua lista di utenti indesiderati.

E poi? A che sarebbe servito tutto ciò, se non a fare un inutile “dispetto” a B, il quale ha espresso solo un parere? Siamo sicuri che per B sia davvero un dispetto e che, alla fine, non gliene freghi proprio niente? Alla fine, quello di A non è un comportamento alquanto infantile? Perché è più semplice avere solo pareri positivi? Non sempre possiamo avere un successo mostruoso o anche solo un poco di esso. Forse chi ce l'ha (vedere la Rowling, ma anche, purtroppo, Moccia) non ha ricevuto (e riceve) critiche di qualche tipo? Quante critiche riceve Moccia ogni giorno (ogni minuto)? Dovrebbe stilare una lista di “nemici” per ogni volta che ne dicono una sui suoi “libri”?
Sapere accettare una critica è un segno di maturità e anche pensarci su non è male, chiedete altri pareri, magari da chi sapete essere “non di parte”, altrimenti state pur certi che si leverà alto un coro di “Beeeeeeelixima. Lsc stare l kritike d xsone ke nn cpscono niente”. Ma se è quel che l'autore vuole, allora lì mi inchino e passo oltre.

Ma torniamo alla lista delle amykette e ai presunti nemici: cosa significa avere dei nemici, su un sito dove pubblicare i propri lavori? Sulla definizione di nemico, il De Mauro risulta abbastanza chiaro:

[...] che dimostra, nutre profonda ostilità, avversione verso qcn. e cerca di ostacolarlo, di danneggiarlo

Ora: perché un autore/lettore dovrebbe provare avversione per una persona che neanche conosce, che non ha mai visto, che non sa che faccia abbia, dato che questo ipotetico lettore potrebbe giudicare solo il modo di scrivere dell'autore della fanfiction in questione, la trama proposta e il modo di esporla, cose che, dunque, si possono vedere, percepire e assimilare? E in che modo potrebbe danneggiarlo o ostacolarlo? L'autore criticato potrà continuare a scrivere e a postare senza problemi e posso dire che solo l'ego gonfiato dai vari “Beeeeeeeeela(ti)” risulta danneggiato.

Strega12, però, risponde alle argomentazioni a lei mosse con questa frase:
E allora perché non ti godi le storie lasciando stare gli errori o il modo di scrivere? Ti rovini il divertimento!

Giuro che sono rimasta assai perplessa: davvero ci si può godere una storia che non è scritta con un minimo di conoscenza della lingua italiana? E' davvero possibile gustarsi una trama anche buona, se sotto gli occhi passano un'infinità di congiuntivi mancati, di doppie dimenticate, di frasi contorte, magari senza un soggetto (sottinteso o meno)? Dove sta il divertimento nel leggere qualcosa di questo tipo?

Cercare di scrivere meglio che si può, anche ricorrendo a un Beta Reader (che non guasta mai), è una sorta di rispetto per coloro che andranno a leggere ciò che si ha da proporre, ma anche per coloro che scrivono, dimostrando di amare ciò che si sta facendo, non agli altri, ma a sé stessi. Dire “E' solo una fanfiction”, quando qualcuno si azzarda a muovere critiche del tipo “Hai litigato col libro di grammatica?” è una scappatoia e una mancanta di rispetto nei confronti della scrittura amatoriale che si dice di amare tanto. Sì, è solo una fanfiction, per questo dico spesso di non prendersela per le critiche, ma bisogna cercare di ricordarsi che scriviamo perché ci diverte e quando si pubblica il lavoro, non è più solo per noi, ma anche per gli altri. E non serve a niente nascondersi dietro una schiera di amykette, una lista sulla quale segnare i cattivi che hanno osato criticare una fanfiction: quella rimane lì com'è, senza modifiche o rimaneggiamenti e potrà arrivare un altro e un altro ancora a criticare.

Se tutti fossero concordi nel dire che la fanfiction del solito ipotetico A è orribile, che tratta temi importanti con una superficialità terribile, la trama è indefinita, allora tutti finirebbero nella famosa lista nera... e poi? A smetterebbe di scrivere, dicendo che nessuno lo capisce?

Se c'è passione non succede.

Battere i piedini non serve, non serve a migliorare o a cancellare la critica, cosa possibile solo nel momento in cui ci si mette a tavolino e ci si fa la fatidica domanda: “che cosa ho sbagliato?”. Forse A dovrebbe farlo, magari potrebbe avere la sua bella critica positiva e capirebbe che il suo più grande nemico non sono gli altri, ma solo il suo ego.

lunedì 14 luglio 2008

In attesa di... recensioni

Sfogliando per caso Gioia – rivista che in casa mia di solito non esiste – mi è caduto l'occhio sulla pubblicità di un nuovo libro: La favolosa (doppia) vita di Isabel Bookbinder di Holly McQueen.

Premessa:
Il libro non l'ho ancora letto, quindi quello che dirò potrà essere modificato nel tempo (ma ne dubito fortemente).

La copertina del libro mi sembra identica a quelli della Kinsella (anche se quel rosa mi attira pericolosamente), c'è la stessa sagoma di una figura femminile... probabilmente è lo stesso disegnatore dei libri della suddetta autrice.
Non sono una grande estimatrice dei romanzetti rosa stile ficcyne perché non sono romanzi di evasione, sono vere e proprie cose da buttare nel fuoco e/o farti rimborsare i soldi da libraio, editore ed autore. Su IBS ci sono due commenti negativi al libro, il che mi fa pensare che non sia poi sta gran genialata.
Isabella (23-06-2008)
Libro carino,in molti tratti mi ha ricordato la prosa di Sophie Kinsella, senza a mio parere riuscire ad eguagliarla appieno. Consigliato per una lettura divertente, assolutamente senza impegno. Il libro rimane comunque scorrevole e le sue quasi 400 pagine scivolano via senza quasi accorgersene.
Voto: 3 / 5
Dei due questo è quello simil-positivo, ma fa capire comunque che l'autrice ha copiato qualcosina da una che ha venduto milioni di copie con romanzi insulsi. Ma allora è vero che autori pessimi non esistono solo in Italia!
donata (09-07-2008)
Santo cielo. Cos'è: un'altra brutta copia di Bridget Jones? possibile che non si leggano più romanzi che siano davvero romanzi, con personaggi che coinvolgono e vivono insieme a te intanto che leggi? Il solito libro snob, da un'autrice snob (ho letto l'intervista su Grazia...) da un editore che è diventato snob dimenticando il suo passato di editore di bei romanzi e saghe veramente appassionanti. Avete presente Sveva Casati (che per fortuna pubblicano ancora, anche se ha perso un po' di mordente), Barbara Erskine (che non pubblicano più), oppure Nicholas Evans o per restare in Italia Diana Lanciotti? Quando leggo un libro d'evasione voglio evadere VERAMENTE piuttosto che leggere certe storielle che quando chiudi il libro non te le ricordi già più.
Voto: 2 / 5
E questo è il commento negativo di una persona che bene o male se ne intende di romanzi rosa. Posso testimoniare, comunque, che gli autori qui citati sanno veramente il fatto loro, anche se magari non saranno ste gran cime della letteratura.

Mi sorgono spontanee varie domande a questo punto:
  • il libro è veramente pessimo?
  • verrà letto dal solito stuolo di ragazzine o, siccome non è Moccia, Troisi, Kinsella, nessuno calcolerà manco di striscio la nuova autrice?
  • perché c'è gente che continua a pubblicare cose insulse? (i soldi non sono una risposta valida a questa domanda)
A questo punto la scheda libro mi sembra d'obbligo, anche perché se volete andare in libreria e comprarvelo sapete già che faccia abbia.
Autore: Holly McQueen
Titolo: La favolosa (doppia) vita di Isabel Bookbiner
Titolo originale: The Glamorous Life of Isabel Bookbinder
Anno: 2008
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 416
Prezzo: € 18.50
Quarta di copertina: A ventisette anni Isabel Bookbinder decide di ribaltare la sua vita. Come? Facile. Scriverà un bestsetter che la farà diventare ricca e famosa. Abbandonerà un lavoro frustrante, le amiche la guarderanno con invidia, mollerà il fidanzato impresentabile, frequenterà solo gente glamour. Intanto però bisogna incominciare. E allora Isabel trasforma il proprio look e si atteggia a diva della letteratura, anche se ancora non ha scritto neppure una riga. Quando poi una celebre autrice la assumerà come propria assistente personale, inizierà una esilarante commedia degli equivoci, che trascinerà Isabel al centro del jet set londinese, con situazioni al limite del surreale.
Il mio consiglio: Se proprio volete comprarlo compratelo, ma almeno aspettate la versione economica, diciannove euro mi sembrano troppi per un libro che, forse, i più di voi vorranno gettare tra le fiamme del caminetto.

martedì 8 luglio 2008

I Manga: questi sconosciuti.

So che qualcuno ne starà già parlando in altri lidi, ma questa cosa è balzata anche ai miei occhi e ne sono rimasta veramente sconcertata.
Una certa Helen ha scritto quanto segue:
Se permettete io credo che le letture più malense siano i MANGA.
Se voi, cari gamberi sfigati, vi permettete di criticare e insultare dei LIBRI, quali che siano, IO ho tutto il sacrosanto diritto di mettere al rogo quegli stupidissimi disegnini giapponesi, che non hanno nè un filo logico nè alcun senso. Quei fumetti sono stati inventati per gli analfabeti, che almeno potevano dilettarsi guardando le figure… non posso far altro che ridere e provare pena.

Secondo questa cara signorina tutti coloro che disegnino o leggano manga sono ignoranti solo perché sanno disegnare o hanno la capacità – e l'intelligenza – di leggere anche altro.
Andiamo con ordine e vediamo quali siano i significati delle parole principali di questo post (come sempre, d'altra parte).
Manga è un termine giapponese che in Giappone indica in generale, poi eventualmente distinti in base alla nazionalità in "Nihon no manga", i fumetti del Giappone, "Itaria no manga", i fumetti dell'Italia, e così via. In Giappone i fumetti hanno un ruolo culturale ed economico rilevante, e sono considerati un mezzo espressivo non meno degno della letteratura o del cinema.
Al di fuori del Giappone, il termine manga è invece usato per descrivere un particolare tipo di fumetto nato in Giappone, ma poi sviluppatosi nel resto del mondo.
(per ulteriori informazioni: Wikipedia » Manga)

Un libro è un insieme di fogli o di manoscritti delle stesse dimensioni cuciti insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina.
(per ulteriori informazioni: Wikipedia » Libro)

L'analfabetismo è l'incapacità completa di saper leggere e scrivere, dovuta per lo più ad un'istruzione o ad una pratica insufficiente. Secondo la programmazione di molti sistemi scolastici, leggere, scrivere e fare i conti sono le abilità da acquisire nel primo anno della scuola elementare.
In sostanza, un analfabeta è una persona che non sa né leggere né scrivere, capendo, un brano semplice in rapporto con la sua vita giornaliera.

Ora quello che mi colpisce ulteriormente dell'intervento di Helen è questo:
[...]ho tutto il sacrosanto diritto di mettere al rogo quegli stupidissimi disegnini giapponesi, che non hanno nè un filo logico nè alcun senso.[...]

Il filo logico dei manga c'è, e pure il senso – che poi dovrebbero essere la stessa cosa –. Se una persona arriva a dire una cosa del genere vuol dire che non ha mai provato a leggere un manga.
Helen, tesoro – sì, adesso mi rivolgo proprio a te –, hai mai provato a leggere un manga? A vedere quelle "insulse figurine"? Probabilmente sì, visto che alcuni manga sono diventati anime (= cartoni animati) e, di conseguenza, li mandano in tv anche da noi.
Oooh, che rivelazione interessante, eh, cara Helen?
Comunque ci sono manga che possono battere dieci a zero un qualsiasi libro per trama, inventiva, personaggi e quant'altro. Lo so, per i profani è difficile da credere.

Passiamo ora al punto "sono stati inventati per gli analfabeti". Come da definizione una persona analfabeta non sa né leggere né scrivere, quindi è altamente improbabile che sappia leggere le frasi scritte dentro le nuvolette e/o soprattutto riesca a capire il senso nel quale si deve leggere un manga.

Helen, so che magari possano sembrare argomentazioni piuttosto basse, ma la vita va così e tu hai palesemente torto e, permettimi un appunto, l'unica vera ignorante sei tu, perché non ti abbassi neanche a leggere un manga.

Perdonatemi se poi mi sono rivolta anche – e soprattutto – ad Helen, come al solito mi sono un po' lasciata trasportare.

Vi lascio alcuni link:

A presto,
Sandy

Novità

Buon pomeriggio, come avrete notato nel blog ci sono alcune novità, esattamente come avevamo preannunciato cambiando postazione per il nostro blog (scusate la ripetizione).
Prima di tutto, avrete di sicuro notato la new entry tra di noi ed alla quale abbiamo già dato il benvenuto; in secondo luogo ci sono alcune cosette che riguardano la colonna alla vostra destra:
  • Consigli di lettura: troverete trame di libri (prevalentemente classici) interessanti, ogni settimana – più o meno – vi daremo due consigli.
    Stanchi delle solite ciofeche che si trovano in giro al giorno d'oggi? In questo spazio potrete trovare alcuni consigli di lettura interessanti per passare qualche ora in modo piacevole e, perché no, anche con i grandi classici.
  • Blog da tenere d'occhio: in questo spazio potrete vedere l'aggiornamento di cinque blog che seguiamo con attenzione (e/o a cui partecipiamo), cioè Gamberi Fantasy, Druhim Vanashta, I racconti della nonna, In riva al fosso e Dreams World.
So che non sono tantissime, ma sono importanti per noi e per la vostra cultura (xD); vi voglio ricordare, infine, di votare al nostro sondaggio su quale libro vorreste sia il primo ad essere recensito. Al momento è in testa Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, seguito da TVUKDB e Il ritratto di Dorian Gray. Votate votate votate.

A presto,
Sandy

domenica 6 luglio 2008

Le recensioni non sono sms!

Il dizionario De Agostini che ho al momento sotto il naso riporta accanto alla parola RECENSIONE la seguente dicitura: “esame critico di una pubblicazione o di uno spettacolo, con l'indicazione dei suoi pregi e dei suoi difetti”. Alla luce di ciò vi voglio mettere a parte di una mia riflessione.

Prima di cedere alla malsana tentazione di creare un account su un sito per la pubblicazione di fanfiction ebbi l'altrettanto malsana idea di leggere con un minimo di attenzione il regolamento... eh lo so, che ci vogliamo fare, mi piace essere anticonformista.
Ricordo che il regolamento riguardava, tra le altre cose, alcuni comportamenti da mantenere nella scrittura delle recensioni. A parte il sempre valido undicesimo comandamento: NON OFFENDERE IL PROSSIMO TUO (ricordare che l'educazione e il rispetto non sono un optional è cosa buona e giusta) si raccomandava di non scrivere recensioni che contenessero nient'altro che complimenti (o insulti) bisillabici e richieste di aggiornamenti espresse attraverso verbi come “aggiornare” e “continuare” scritti alla seconda persona singolare dell'imperativo presente. Per i più duri d'orecchio il regolamento precisava che una frase, come ad esempio: “Bella, aggiorna!”, NON E' UNA RECENSIONE (anche il mio dizionario ne conviene). E su questo siamo tutti d'accordo, giusto?... No, pare di no.

Per la serie “il mondo è bello perché è vario”, non tutti hanno le stesse capacità comunicative ed espressive, di conseguenza non è detto che chi si imbatta in una storia pubblicata su internet abbia la capacità, o semplicemente la voglia, di scrivere una recensione fatta come si deve.
Ma, ora, il quesito che mi tiene sveglia la notte è il seguente: perché il mondo della scrittura on- line è pieno di recensioni di tre, o peggio di due, parole, malgrado i regolamenti dei siti chiedano di evitarle?

Penso che il mio l'interrogativo resterà senza risposta, ma ogni tanto persino a me piace cimentarmi con lo scrivere e mi si stringe il cuore quando penso a una qualsiasi persona che si è impegnata a inventare una storia (originale o fanfiction che sia), si è prodigata a scriverla, ha vinto imbarazzi e ritrosie e si è presa la briga di pubblicarla... e alla fine, come commento al suo lavoro si trova una frase come: “bella, continua presto” (o magari “non mi piace, forse è meglio che non la continui”... o peggio ancora “mi piace 1 kasino, a qnd il prox chappy?”). Non che il semplice complimento non faccia piacere, ma penso che qualcuno che si dedichi con un minimo d'amore a questa leggendaria arte dello scrivere storie ci tenga davvero a sapere cosa ne pensano le persone che le leggono, ci tenga a ricevere suggerimenti, e anche critiche costruttive. Ci tenga a sapere cosa piace e cosa non piace del proprio lavoro, e non bisogna essere necessariamente degli eruditi professori di lettere per scrivere due righe su pregi e difetti di un testo che si è letto.

Con questo non voglio dire che chi legge deve necessariamente avere qualcosa da dire e commentare, semplicemente, se proprio vuoi fare qualcosa FALLO BENE! Se devi recensire, non farlo con il contagocce. Le recensioni non sono sms!!!

Ma forse sono io che mi porto dietro il trauma della mia professoressa di italiano del liceo che mi sgridava perché ero troppo prolissa... qualcuno di voi può consigliarmi un buon corso di scrittura per sms”? Grazie.

Welcome to...

Oggi diamo il nostro benvenuto tra le fila delle scrittrici del blog a... *rullo di tamburi*...
Alkimia
Studentessa di Scienze della Comunicazione che, come tutte noi di Controcorrente, ama il mondo della scrittura ed a breve pubblicherà il suo primo articolo per noi.

Benvenuta tra noi^^

Esito del nostro primo sondaggio

Buonasera, anche se sarebbe il caso di dire buonanotte, vista l'ora (xD), ma è l'unico momento in cui riesco a scrivere due righe per aggiornarvi sull'esito del nostro primo sondaggio chiusosi lunedì.
A quanto pare ha prevalso la scrittura amatoriale, anche sulle recensioni... curioso. Faccio una piccola precisazione su cosa si intendeva per recensioni (scusate se non sono stata chiara quando ho indetto il sondaggio, ma lo spazio era poco): alcune di noi scrivono già recensioni negative in relazione a fanfiction che si trovano nel web, ormai in quantità sempre maggiori, ebbene qui volev(am)o scrivere prevalentemente recensioni che riguardassero libri di autori più o meno noti e non per forza dovevano essere negative, anzi (a parte alcune che ho in mente, ma non vi anticipo troppo).
Ma ritorniamo all'esito del sondaggio: con ben quattro voti – a grande richiesta, direi – parleremo di scrittura amatoriale, quindi tutto ciò che può aiutare uno scrittore alle prime armi per migliorarsi. L'argomento è molto vasto, di conseguenza alterneremo articoli di scrittura a recensioni di libri.
Sperando che non vi dispiaccia, consiglieremo anche libri e fanfiction degni di nota, così da risollevare un po' la cultura – generale – delle persone.

Da oggi comunque troverete un altro sondaggio, sulle recensioni, appunto – di scrittura amatoriale si sta occupando Mary, quindi il 'primo' articolo lo lascio a lei –. Spero che vorrete dare il vostro voto, così da potermi mettere all'opera al più presto.

Mi scuso se non ho ancora risposto agli ultimi post del mio articolo sull'editoria a pagamento, ma sono piuttosto impegnata in questo periodo, quindi leggo ciò che scrivete, ma sono – il più delle volte – impossibilitata a rispondere. Chiedo venia a tutti coloro che attendono una mia risposta.
Detto questo, vi lascio alla votazione del nuovo sondaggio e spero di poter aggiornare al più presto il blog.

A presto,
Sandy