Gironzolando per il forum di
Manga.it mi sono imbattuta in una discussione, aperta da
strega12, il cui tema è il richiedere agli amministratori del sito di inserire nella pagina personale di ogni utente una “lista di nemici e amici”.
Volevo scrivere a quelli di manga.it per chiedere di inserire in ogni :il mio manga.it una lista degli amici e nemici che noi ci facciamo su questo sito. Siete d'accordo con me?
Le risposte sono state molteplici, ma tutte sono concordi sullo stesso punto: è un provvedimento inutile. Per quale motivo gli utenti di Manga.it (o comunque di un sito qualsiasi che si occupa di scrittura amatoriale) dovrebbero sentire il bisogno di appuntare i propri amici o nemici? A me viene in mente solo un motivo: sapere a priori se colui/colei che sta commentando una fanfic è degno di farlo oppure no.
Citerò, ora, uno/a degli utenti che ha risposto,
Nohaijiachi:
Sì, per crocifiggere chi non commenta le fic scrivendo "beeeeeeeeelaaaaaaaa!!!1!! kontinuala x favr!!!!11!!"?
Anche io ho pensato la stessa cosa, anche perché non vedo altri motivi per cui avere una lista simile. Se proprio non possiamo soffrire la critica negativa, parliamone privatamente, per non creare flame inutili sullo spazio commenti, il fermo-posta esiste apposta, esiste la posta elettronica, MSN, addirittura Skype e chi più ne ha più ne metta. Oppure, più semplicemente, non pubblichiamo e nessuno ci dirà che la fanfic è brutta.
Mentre con una lista “amykette-nemykette” cosa sarebbe possibile fare? Vediamo un esempio stupidissimo:
- A scrive una fanfiction
- B legge la fanfiction di A e la trova disgustosa. Decide di lasciare una recensione articolata su ciò che non gli è piaciuto, i vari perché, magari anche in modo acido.
- A, infastidito dalla critica, convinto di non meritarla, infila B nella sua lista di utenti indesiderati.
E poi? A che sarebbe servito tutto ciò, se non a fare un inutile “dispetto” a B, il quale ha espresso solo un parere? Siamo sicuri che per B sia davvero un dispetto e che, alla fine, non gliene freghi proprio niente? Alla fine, quello di A non è un comportamento alquanto infantile? Perché è più semplice avere solo pareri positivi? Non sempre possiamo avere un successo mostruoso o anche solo un poco di esso. Forse chi ce l'ha (vedere la Rowling, ma anche, purtroppo, Moccia) non ha ricevuto (e riceve) critiche di qualche tipo? Quante critiche riceve Moccia ogni giorno (ogni minuto)? Dovrebbe stilare una lista di “nemici” per ogni volta che ne dicono una sui suoi “libri”?
Sapere accettare una critica è un segno di maturità e anche pensarci su non è male, chiedete altri pareri, magari da chi sapete essere “non di parte”, altrimenti state pur certi che si leverà alto un coro di “Beeeeeeelixima. Lsc stare l kritike d xsone ke nn cpscono niente”. Ma se è quel che l'autore vuole, allora lì mi inchino e passo oltre.
Ma torniamo alla lista delle amykette e ai presunti nemici: cosa significa avere dei nemici, su un sito dove pubblicare i propri lavori? Sulla definizione di nemico, il
De Mauro risulta abbastanza chiaro:
[...] che dimostra, nutre profonda ostilità, avversione verso qcn. e cerca di ostacolarlo, di danneggiarlo
Ora: perché un autore/lettore dovrebbe provare avversione per una persona che neanche conosce, che non ha mai visto, che non sa che faccia abbia, dato che questo ipotetico lettore potrebbe giudicare
solo il modo di scrivere dell'autore della fanfiction in questione, la trama proposta e il modo di esporla, cose che, dunque, si possono vedere, percepire e assimilare? E in che modo potrebbe danneggiarlo o ostacolarlo? L'autore criticato potrà continuare a scrivere e a postare senza problemi e posso dire che solo l'ego gonfiato dai vari “Beeeeeeeeela(ti)” risulta danneggiato.
Strega12, però, risponde alle argomentazioni a lei mosse
con questa frase:
E allora perché non ti godi le storie lasciando stare gli errori o il modo di scrivere? Ti rovini il divertimento!
Giuro che sono rimasta assai perplessa: davvero ci si può godere una storia che non è scritta con un minimo di conoscenza della lingua italiana? E' davvero possibile gustarsi una trama anche buona, se sotto gli occhi passano un'infinità di congiuntivi mancati, di doppie dimenticate, di frasi contorte, magari senza un soggetto (sottinteso o meno)? Dove sta il divertimento nel leggere qualcosa di questo tipo?
Cercare di scrivere meglio che si può, anche ricorrendo a un Beta Reader (che non guasta mai), è una sorta di rispetto per coloro che andranno a leggere ciò che si ha da proporre, ma anche per coloro che scrivono, dimostrando di amare ciò che si sta facendo, non agli altri, ma
a sé stessi. Dire “E' solo una fanfiction”, quando qualcuno si azzarda a muovere critiche del tipo “Hai litigato col libro di grammatica?” è una scappatoia e una mancanta di rispetto nei confronti della scrittura amatoriale che si dice di amare tanto. Sì, è solo una fanfiction, per questo dico spesso di non prendersela per le critiche, ma bisogna cercare di ricordarsi che scriviamo perché ci diverte e quando si pubblica il lavoro, non è più solo per noi,
ma anche per gli altri. E non serve a niente nascondersi dietro una schiera di amykette, una lista sulla quale segnare i cattivi che hanno osato criticare una fanfiction: quella rimane lì com'è, senza modifiche o rimaneggiamenti e potrà arrivare un altro e un altro ancora a criticare.
Se tutti fossero concordi nel dire che la fanfiction del solito ipotetico A è orribile, che tratta temi importanti con una superficialità terribile, la trama è indefinita, allora tutti finirebbero nella famosa lista nera... e poi? A smetterebbe di scrivere, dicendo che nessuno lo capisce?
Se c'è passione non succede.
Battere i piedini non serve, non serve a migliorare o a cancellare la critica, cosa possibile solo nel momento in cui ci si mette a tavolino e ci si fa la fatidica domanda: “che cosa ho sbagliato?”. Forse A dovrebbe farlo, magari potrebbe avere la sua bella critica positiva e capirebbe che il suo più grande nemico non sono gli altri, ma solo il suo ego.